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Unità Pastorale di Botticino

La corresponsabilità delle vocazioni e dei ministeri Stampa E-mail
Scritto da Don Raffaele   
Lo Spirito che chiama la Chiesa alla missione e le dona la forza per testimoniare il vangelo crea nella comunità cristiana un’unità che non nega la diversità; al contrario, comunicando i suoi molteplici doni, permette alla Chiesa di crescere come corpo di Cristo in cui ciascun membro è chiamato a compiere la propria funzione. Ciò significa che la Chiesa locale realizza in modo adeguato la sua missione solo quando tutti i suoi membri, secondo i doni ricevuti e i ministeri che sono chiamati ad esercitare, compiono la propria parte. Esiste dunque una corresponsabilità nella realizzazione della missione della Chiesa fondata nella comune appartenenza al popolo di Dio. I pastori infatti «sanno di non essere stati istituiti da Cristo per assumersi da soli tutta la missione della salvezza che la Chiesa ha ricevuto nei confronti del mondo, ma che il loro magnifico incarico è di pascere i fedeli e di riconoscere i loro servizi e i loro carismi, in modo che tutti concordemente cooperino, nella loro misura, all’opera comune» (LG 30). Dall’esercizio effettivo di questa corresponsabilità dipende in gran parte la solidità dell’edificazione della Chiesa e l’efficacia della missione.
A tale scopo è decisivo da una parte il senso di appartenenza all’unico corpo di Cristo e la coscienza della «vera uguaglianza riguardo alla dignità e all’azione comune di tutti i fedeli per l’edificazione del corpo di Cristo» (LG 32); dall’altra è altrettanto importante il rispetto delle differenze dei doni e dei ministeri, senza confusioni e invasioni del campo altrui.
In particolare la Chiesa si edifica e compie efficacemente la propria missione quando i ministri ordinati compiono con fedeltà il loro servizio di richiamare la comunità cristiana al fondamento che è stato posto una volta per tutte e che rappresenta l’unico criterio di unità della comunità; quando le diverse competenze ecclesiali e secolari dei laici sono riconosciute, apprezzate e adempiute; quando la testimonianza di santità della vita consacrata è accolta come segno del regno verso il quale il popolo di Dio è incamminato.

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