Continua il lavoro di ricerca e discussione intorno al Progetto Educativo di Oratorio che coinvolge Botticino Sera, Mattina e San Gallo. Negli incontri di mercoledì 28 ottobre e di giovedì 26 novembre sono stati affrontati argomenti importanti per l’abbozzo di una carta dell’educazione da mettere in pratica nella presenza in Oratorio: il confronto ha portato alla stesura di una definizione di oratorio, alla descrizione delle sue finalità per arrivare poi a chiarirsi sui valori educativi che l’oratorio propone, sulle sue metodologie d’intervento e di organizzazione e sul ruolo e il servizio delle persone che vi operano.
 L’analisi di altri progetti d’oratorio ha favorito la discussione che aveva lo scopo dichiarato di giungere a una sintesi che avesse anche aspetti di originalità legati al contesto delle nostre parrocchie. Ne sono uscite questioni interessanti e ne citiamo tre fra le tante: lo stile e l’atteggiamento da tenere per la formulazione della proposta cristiana insita nell’oratorio pur mantenendo la vocazione di apertura a tutti per una promozione umana efficace di chiunque voglia essere accolto; l’aspetto vocazionale del ministero educativo di quanti operano nell’oratorio; la continuità e la scelta dell’organizzazione di gruppo come valore in sé nella strategia educativa.
 Gli esiti raggiunti sono stati messi in circolazione presso il gruppo di lavoro pur tenendo conto del loro stato provvisorio e aperto ad aggiustamenti e a contributi di tutti.
 Nei prossimi due incontri si parlerà di attività dell’oratorio, di modelli organizzativi e delle persone che incarneranno con la loro presenza il progetto educativo dell’oratorio.
 Seguirà una sistemazione del lavoro di redazione a cura del conduttore degli incontri, il prof. Daniele Castellari di Creativ, e infine la rielaborazione da parte del Parroco e dei suoi collaboratori.
 Il progetto educativo di oratorio è una carta di riferimento non solo valoriale, ma anche operativa e concreta; perciò dovrà essere abbracciata - e soprattutto “incarnata”  - da tutti coloro che vi si riconoscono e che vogliono prestare la loro opera missionaria esercitando la carità educativa, nuova frontiera di evangelizzazione intorno alla quale ci impegna la Chiesa Italiana per i prossimi anni