Consiglio Pastorale Affari Economici |
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CPAE: CONSIGLIO PASTORALE AFFARI ECONOMICI
Presidente: Don Raffaele Licini Rendiconti Finanziari (reperibili sui bollettini parrocchiali) I compiti e le funzioni del CPAE s'inquadrano nei dettami del Diritto Canonico e si realizzano in una attiva partecipazione dei parrocchiani all'amministrazione, ai controlli ed alle iniziative che nella comunità si esprimono. Cos'e il CPAE
Il Consiglio parrocchiale per gli Affari Economici (C.P.A.E), è l’organismo che promuove ed esprime la collaborazione responsabile dei laici con il proprio parroco alla gestione amministrativa della Parrocchia, tenendo conto delle finalità proprie dei beni ecclesiastici quali: È distinto dal Consiglio Pastorale Parrocchiale e opera nella sfera di sua competenza in conformità alle direttive pastorali diocesane e alle norme canoniche e civili. Scopi del CPAE:
coadiuvare il Parroco nel predisporre il bilancio preventivo della Parrocchia, elencando le voci di spesa prevedibili per i vari settori di attività e individuando i relativi mezzi di copertura; ComposizioneIl CPAE è composto dal Parroco, che ne è il presidente, dai Vicari parrocchiali eventuali e da almeno tre fedeli nominati dal Parroco, sentito il parere del Consiglio Pastorale al fine di assicurare il collegamento e la necessaria collaborazione tra i due organismi. I consiglieri vanno scelti tra persone di riconosciuta integrità morale, partecipi alla vita ecclesiale, capaci di valutarne le scelte economiche con spirito cristiano e competenza tecnico-amministrativa. Tra i membri del Consiglio viene designato un segretario per la stesura dei verbali, la custodia dei documenti e i normali compiti di segreteria. I membri del CPAE durano in carica cinque anni ed il loro mandato può essere rinnovato. Riunioni, validità e verbaliIl Consiglio parrocchiale per gli Affari Economici si riunisce almeno ogni quadrimestre ed ogni qualvolta il parroco lo ritenga opportuno, o ne sia fatta richiesta da almeno due membri del Consiglio. Alle riunioni potranno partecipare, su invito del presidente, anche altre persone in qualità di esperti. Ogni consigliere ha facoltà di far mettere a verbale le osservazioni che ritiene opportune. Per la validità delle riunioni del Consiglio, è necessaria la presenza della maggioranza dei consiglieri. I verbali del Consiglio, redatti su apposito registro, vanno firmati dal parroco e dal segretario del Consiglio stesso e approvati nella seduta successiva. Verbali, registri, libri contabili e documenti amministrativi devono essere conservati unicamente nell’Ufficio – Archivio parrocchiale. |