Scrive don Giacomo Baccolo: i suoi funerali furono un trionfo nonostante avesse tanti avversari. La cassa fu levata e portata da quattro giovani per tutto il paese da via Carini a quella parte a nord che chiamano la “Ela” indi per via san Michele, quasi per salutare la sua istituzione che le era costata tanti sacrifici. La salma era preceduta da una numerosa fila delle sue figlie e seguita da popolo in numero quasi totalitario. Quando il mesto corteo cominciò a sfilare, la Banda suonò la marcia funebre. La sua vita fu sempre assai piena di lotte e di contrasti. Nelle lotte che egli vinceva sempre, trovava la sua vita.