Le sue opere

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Durante il suo ministero parrocchiale don Tadini si adoperò instancabilmente per edificare una comunità cristiana impegnandosi nella fioritura di molte iniziative. Queste si espressero nelle forme più diverse:


Fu attento e sollecito a tutta la dote della chiesa: paramenti, candelabri, reliquiari, compresi i quattro busti di Vescovi, argentature, vasi sacri, messali, stendardi, tappeti ecc. Parava la chiesa di persona in occasione delle solennità.
Dopo la bruciatura della pala dell’Assunta, affida l’incarico per una nuova pala al pittore Galperti.
Era un sacerdote intraprendente che non si intimoriva di fronte agli ostacoli e che non recedeva di fronte all’opposizione: sapeva andare a fondo di ogni iniziativa anche controcorrente, avverso ad ogni quieto vivere. 
Pur essendo sacerdote profondamente legato alla tradizione fu uomo decisamente aperto ai problemi del suo tempo e per questo nel campo sociale accettò con entusiasmo l’orientamento di Leone XIII.
Nel lungo cammino che don Tadini compie nel campo dell’apostolato sociale, invece di chiudersi nella pace ovattata della segrestia,costituisce a Botticino Sera nell’ottobre del 1893 la “Società agricola operaia di mutuo soccorso” Con questa iniziativa cerca di prestare soccorso alla gente più sfruttata ed indifesa del mondo del lavoro. Chi aderisce si impegna a versare una quota mensile ed in caso di malattia usufruisce di un sussidio .

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