La Chiesa locale come soggetto della missione Stampa
Scritto da Don Raffaele   
Sottolineando il valore della Chiesa locale come autentica realizzazione della Chiesa in un luogo, il Vaticano II ha posto le premesse anche per una rinnovata presa di coscienza della responsabilità originaria che ad essa spetta per l’annuncio del vangelo nell’ambiente e nel momento storico in cui vive. La Chiesa locale è dunque il soggetto concreto della missione affidata a tutta la Chiesa. A partire dalla celebrazione dell’Eucaristia, in cui continuamente si rinnova la comunione con il Signore morto e risorto, la Chiesa locale è inviata nel mondo per essere segno della riconciliazione che Dio offre a tutti. Senza perdere di vista l’ampiezza universale della missione della Chiesa, la Chiesa locale è chiamata anzitutto a interrogarsi sulle forme e sui modi più appropriati per rendere possibile l’incontro con Cristo e con il suo vangelo.
Il Libro del XXVIII Sinodo diocesano ricorda che nel compimento dell’opera dell’evangelizzazione che le è stata affidata la Chiesa «non si limita a insegnare delle dottrine, ma si sforza di educare al pensiero di Cristo, “a vedere la storia come lui, a giudicare la vita come lui, a scegliere e ad amare come lui, a sperare come insegna lui, a vivere in lui la comunione con il Padre e lo Spirito Santo”; vuol raggiungere gli uomini nella concretezza della loro vita: per questo ricerca le necessarie mediazioni della parola di Dio perché ognuno la possa comprendere e vivere. Si sforza inoltre di far penetrare la mentalità evangelica nelle diverse culture che nel nostro ambiente sono presenti» (cost. 31).

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